La Veneranda chiesa di San Sebastiano, sita a Sottoselva, si trovava un tempo in mezzo alla strada che oggi conduce a Clauiano, ed era inizialmente una della chiese filiali della pieve di San Lorenzo di Sottoselva (paese che perse questo appellativo dopo la costruzione della città-fortezza di Palmanova) per poi passare a quella di Palmada.
Sottoselva, Chiesa dei Santi Sebastiano e Lorenzo [Secolo XIX]
Durante il periodo francese nell’abitato di Sottoselva vennero distrutte otto case mentre i segni più tangibili della distruzione si avvertirono negli abitati di Ronchis di Capitolo, Palmada e San Lorenzo. In quest’ultimo paese vennero demoliti il cimitero, la chiesa e divelte le fondamenta della stessa. Per Sottoselva la “spianata” comportò la distruzione di circa otto case.
Nel 1813, con decreto prefettizio, le Chiese di Sottoselva e di San Lorenzo, definite in comunione e consorelle, verranno unificate sotto il titolo di “veneranda Chiesa di S. Sebastiano di Sottoselva e demolita di S. Lorenzo”. La maggior parte degli arredi sacri della Chiesa di San Lorenzo erano custoditi in una cantina a Sottoselva ma durante l’assedio questa fu colpita dalle bombe cadute anche nel paese e quello che non bruciò fu rubato dai militari in quanto tutti gli abitanti erano fuggiti e ben poco si salvò.
Nello stesso periodo si avvertirono i contrasti tra la Fabbriceria di Sottoselva e quella di San Lorenzo in quanto gli abitanti del paese distrutto reclamavano la possibilità di ricostruire il proprio edificio sacro in altro luogo. Finalmente nel 1817 vennero trasferiti “oneri ed onori” della chiesa di San Lorenzo a quella di Sottoselva e contestualmente anche consegnati i relativi libri.
Con l’unificazione delle due chiese si pose la questione della costruzione di un nuovo edificio considerando l’infelice posizione e anche le dimensioni ridotte della vecchia chiesa. Dopo notevoli traversie burocratiche e avendo dimostrato di poter sostenere tali spese, venne data l’autorizzazione per questa nuova costruzione. Nel progetto iniziale avrebbe dovuto riflettere l’unione delle due Chiese ma alla fine si giunse a una soluzione più economica ma sufficiente per un piccolo paese. Il progetto fu opera dell’ingeniere Bonini di di Palmanova; il prezzo d’asta per la sua costruzione (senza campanile) fu di 10.398 lire e si aggiudicò i lavori il reverendo GioBatta De Biasio di Jalmicco. Venne imposto dall’autorità ecclesiastica di utilizzare materiali utili provenienti dal vecchio edificio di culto. Nel 1844 vennero gettate le fondamenta della nuova chiesa e della vecchia venne smantellata inizialmente solo la navata mentre il coro e la sacrestia rimasero in piedi finchè non fu possibile utilizzare la nuova che venne ultimata nel 1847. All’interno trovò collocazione la pila dell’acquasanta, datata 1562, proveniente dalla distrutta Chiesa di San Lorenzo. Inoltre, venne imposto dalla curia di utilizzare il più possibile l’altare del vecchio edificio; per questo motivo l’altarista carnico Vriz di Raveo adattò il vecchio altare alla nuova chiesa. Il campanile, invece, venne costruito appena nel 1855 al posto di una torretta in legno provvisoria.
Oggi la Chiesa è dedicata a San Sebastiano e San Lorenzo e la comunità di Sottoselva celebra entrambi i Patroni nel ricordo e nel rispetto della propria storia.
Le principali festività sono:
– San Sebastiano: 20 gennaio (celebrerà la messa serale l’Arcivescovo)
– San Lorenzo: 10 agosto
– Terza domenica di Ottobre: Festa del “Perdon dal Rosari” con tradizionale processione della statua della Madonna per le vie del Paese
Testo di Maria Trevisi